Estraniato dalla sua famiglia, Jonathan (Hedlund) scopre il padre ha deciso di prendere lui fuori supporto vitale nel tempo quarantotto ore. Durante questo periodo intensamente condensata, una vita di dramma gioca fuori. Robert (Jenkins) combatte un gioco a somma zero di recuperare tutto ciò che la sua malattia ha rubato dalla sua famiglia. Un dibattito infuria sui diritti dei pazienti e che cosa significa veramente essere liberi. Jonathan riconcilia con il padre, si ricollega con la madre (Archer), la sorella (Brown-Findlay), e il suo amore (Adams) e recupera la sua voce attraverso due catalizzatori improbabili - un giovane, saggio-oltre-le-anni-paziente (Barden) e un infermiere no-nonsense (Hudson). Attraverso questa vita affermando intensamente prisma, un viaggio inaspettato e potente d'amore, risate, e il perdono si svolge.
